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In alcune situazioni cliniche è possibile sfruttare in maniera sequenziale tutti gli effetti benefici offerti dal trattamento crioterapico. Come evidente nei casi in seguito illustrati, talvolta si sfrutta dapprima l'effetto solidificante /antiemorragico quando si esegue la resezione in blocco del tumore e della diafisi del femore (caso1) o della diafisi omerale (caso 2,3) o della sacroiliaca. (caso 4) Successivamente le sonde sono utilizzate a scopo adiuvante inserendole in profondità da entrambi i lati del canale midollare per sterilizzare le parti restanti della diafisi da eventuali foci neoplastici non evidenziabili con l' imaging preoperatoria. Stesso procedimento può essere eseguito nei tumori del bacino soggetti a resezione per sterilizzare le parti adiacenti soprattutto se l'imaging preoperatoria dimostra in tali zone aree sospette di edema reattivo. La procedura può trasformare una resezione focalmente intralesionale-contaminata in marginale o una marginale in ampia. La crioterapia con sonde permette il trattamento mirato dell'osso spugnoso fra le radici nervose, senza danni nervosi residui(caso4)



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